sabato 28 marzo 2015

versi del the 23-4-94


Animale
che apro con la lingua
dal cinabro al mento
e appendo alla spalla
squartato e poi compongo
con le dita ad ago
di sottili carezze.
Animale
che non maledirei
neppure fosse il drago
perpetuamente
avvinto alla schiena.
Ora e solo ora
ha lasciato il nido
col suo passo
leggero
e svolazzante.



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