domenica 18 novembre 2018

17-11-2018

Amor, tu sai che mai non torsi il piede
dal carcer mio soave,nè disciolsi
dal dolce giogo il collo, nè ti tolsi
quanto dal primo dì l'alma ti diede.
Tempo non cangiò mai l'antica fede;
il nodo è stretto ancor com'io l'avvolsi;
nè per l'amaro frutto ch'ognor colsi,
l'alta cagion men cara al cor mi riede.
Visto hai quanto in un petto fido ardente
può far quel caro tuo più acuto dardo,
contro del cui poter morte non valse,
fa omai da te che'l nodo si rallente;
chè a me di libertà già mai non calse,
anzi di ricovrarla or mi par tardo.

                                          VITTORIA COLONNA


giovedì 1 novembre 2018

9-2-95



Riordina
le lacrime
sul pennello
in questa fausta
nottata
Allinea le forze
lungo la luna
e scala la sofferenza
A me rimane
il ladro da imitare
furtivo
nel derubarti
l'estro
prima che arrivi
in cima
e si disperda
agli Dei.