domenica 29 marzo 2015

versi del the 4-5-94


Non ho nulla per tramontare”
dice il sole
sei tu che vuoi vedere il mio calo “
Io rispondo che muoio
dovessi averlo fisso in cielo.
Mentre
cogitando
declina
per me
sta già sorgendo la luna
Non ho nulla per brillare “
dice la luna
sei tu che vuoi vedermi bruciare “
Io rispondo che muoio
dovessi averla scura
in cielo.
Mentre,impallidendo,
declina
per me
sta già sorgendo mattina.

sabato 28 marzo 2015

versi del the 23-4-94


Animale
che apro con la lingua
dal cinabro al mento
e appendo alla spalla
squartato e poi compongo
con le dita ad ago
di sottili carezze.
Animale
che non maledirei
neppure fosse il drago
perpetuamente
avvinto alla schiena.
Ora e solo ora
ha lasciato il nido
col suo passo
leggero
e svolazzante.



sabato 21 marzo 2015

versi del the 11-4-94


Dopo la vittoria
farneticano
dividersi la terra,
come il suolo
non sia tale
per ogni passo
e l'aria
per il respiro
e, mutandogli nome,
non si cammini
né, tantomeno, respiri.
Quale pazzia
questa tazza amara
da bersi
ogni risveglio.
Perdona
retaggio d'antico ardore
come un amore intenso.
Illecito è il potere dello shogun
che inquina il the
nella cuccuma
e cambia nome alla mente.
Versami il tuo
ch'io vi ritrovi la gente

per chiamarla per nome.

domenica 15 marzo 2015

versi del the 5-4-94


T'ho sentito
vibrare in lontananza
come la sabbia
allerta l'antenna del pesce gatto.
Schiudo le persiane
a riceverla
e sbatte l'uscio
in corrente
appresto
ad allentare catena
che dia corsa all'aria.
Reca un sollievo appena
celato d'ansia.
Fa' che sia caldo e morbido
il soffio ammarato
in palude
e scampi
fra le lunghissime trampole
l'anguilletto d' argento

lunedì 9 marzo 2015

versi del the 31-3-94


Un dipinto
mi chiarisce il mattino
sono due lune che non tramontano
non scandiscono l'orologio del cosmo
ma del corpo
ed una dopo l'altra
alzano le maree.
L'hai dipinto e donato
ed io lo serbo,
amuleto al collo,
quindi non merito distacco
sinchè le lune sul muro

tracceranno le vene al tuo pennello.

martedì 3 marzo 2015

versi del the 13-3-94


Lungo la regione dei sensi
piantagioni di riso e sorgo
rinverdiscono
di bianco i capelli.
Quindi, gli amanti
colgono cesti e veli
da appendere alle tempie.
Ora che il raccolto è compiuto
giacciono in acqua
canti e storie a brani.
Colmati i tempi morti,
riascoltali con cura,
cerimoniere,
stan fra le ore vuote
e i chicchi
rotolati tra i seni.