Città
ferma,
imbandierata
e
poi gridata,
silenzio
fermo,
imbandierato
e
poi spezzato
quando
a
piedi
calo
la collina
e
il cane abbaia
il
silenzio
con
le lanterne sugli occhi.
Fetta
di luna
ascolta
e,
in parte,
langue
la
mia faccia
verdognola
che
strappa
alla
magnolia
un
sospiro.
C'è
gioia e acrimonia
fra
la gente di Kobe
che
rimbomba
all'unisono.
Io
partecipo e no
per
quanto
distratto
in
solitudine
dal
pensiero del the.
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