sabato 7 gennaio 2017

14-11-96


Ogni foglia
una zolla
di corpo
scoperta
al seme che accoglie.
Parole che crescono
o cresceranno
da oggi
al prossimo
anno
del prossimo albero
a primavera.
Intanto
che il verso è in letargo
mi chino
sul prato
più liscio del marmo
a scolpirlo.
Scintille di steli
sostengono
i colpi dei fianchi
con echi sulle colline
accendono
fuochi di stoppie
tra i seni
ove cala la notte
già breve
fumante di nebbia.
Dirada
se accanto
mi scende la foglia
a scoprirla
a tradurla in parole

e che sian d'amore.

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