Per
non vedere
il
nero
vesto
rosso violetto
sotto
il rosa dell velo
e
penso al damascato
come
al divino dei pioppi sottovento
verdi
di primavera…
mi
sorridono
nonostante
i fuochi lontani
e
i dementi alle armi.
Indugio
con le posate
alla
tazza del tè
ed
inesausto
spingo
il passero
a
volar fra le lune.
Soltanto
alcune foglie
scintillano
nella
notte
piccole
note
rotte
dei versi
dei
gufi
il
resto tace oscuro
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