Il
sentiero del cecchino è fuori dalla sua cura/non aspetta nessuno
alla cerimonia/se non il cambio/non pianta fiori nell’attesa/nè
semina erba tra le pietre/lascia bossoli mezzo interrati/a segnalare
la sua precisione/non la sua presenza/il suo occhio è sulla
teiera/ma il suo orecchio è all’angolo/di quella strada in
basso/quando non è sulla teiera/il suo occhio è al cannocchiale/l’orecchio è sul bollore/l’indice al grilletto/puro
respiro di fumo/nel momento dello sparo/e se il bersaglio cade/ il
polso,che sorregge il manico della tazza,è rilassato/la sua
cerimonia è all’alba/prima che inizi il traffico/in
basso,all’angolo della strada,/transita la massaia in bicicletta/al
passo,il vecchio con la borsa/il cecchino osserva/e non sceglie
d’istinto/un morto non vale l’istinto/vale un uomo di
meno/qualcuno ne tiene il conto/coi bossoli interrati/qualcun altro
incide il calcio con un segno/certuni imbracciano il fucile/ e, prima
di mirare,/si concentrano sull’aroma /o sul profumo del tè/il pane
si mangia freddo/e non si lasciano briciole per i passeri/il cecchino
dorme quand’è buio/se non ha il cannocchiale con
l’infrarosso/sennò dorme di giorno/alternandosi a un altro
cecchino/quando dorme,il cecchino non sogna/lui dice che non
sogna/perché l’incubo del cecchino/ è mancare il bersaglio/e
l’incubo lo sveglierebbe/per cui,quand’è desto,/è subito pronto
a sparare/i loro comandanti lo sanno/mentre sorseggia il tè/la sua
tazza è ferma/e le sue mani sempre calde/anche col gelo/il cuore del
cecchino/ è caldo come le mani/e,poiché è stato scelto fra i
tiratori,/il tè non lo sorseggia per scaldarsi,/ma per allenarsi a
sparare/quando un compagno giunge a dargli il cambio,/lui gliene
prepara una tazza/perché deve sparare al suo posto/il cecchino è un
simbolo/possiede una vocazione e un’esperienza/è giusto che
celebri una funzione/anzi…fondamentale!
martedì 28 aprile 2015
sabato 25 aprile 2015
versi del the 27-1-94
Specchiano
le due lune
nella
conca delle mani
mentre
bevo il tuo the
a
fiotti
mi
cola in gola
la
luce
e
il sapore di miele.
E
il carro rotola piano
le
ruote sul selciato
per
non vibrare la tazza.
Ramazza
di saggìna
in
un angolo
attende
il suo turno
e
polvere
sospende
in aria
il
suo volo
o
giace immobile.
Quest'attimo
è
lungo da passare,
cerimoniere,
tempo
che gode di se stesso
è
raro e nobile.
venerdì 10 aprile 2015
versi del the 7-6-94
La
libertà sbarcò rossa
e
tinse verde,
la
nostra,
verde
smeraldo
e
tinge rosso,
dove
sbarca,
cinabro,
lasciando
solo
due
vittime per volta
sulle
spiagge
con
fardelli di vita a galleggiare.
Fioccano
le ferite
del
tempo
miste
a sale
e
il mare prende
per
riportarne i corpi.
Conchiglie
innamorate
dolcissime.
giovedì 2 aprile 2015
versi del the 30-5-94
Dalla
marina
un
vento lamentoso
marca
il distacco
profumato
è
il linguaggio
che
ha specchiato
luna
e stelle
per
lunghe notti
e
giornate di sole.
Compito
di figli
scortare
il vento
ma
son tanti a bollire the
per
gli antenati
lungo
i viali.
Breve
è il fiato
ed
io soffio
la
mia vela
chè
ti raggiunga.
Quando
svegli
sarà
approdata
alla
tua tempia destra.
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