Il
sentiero del cecchino è fuori dalla sua cura/non aspetta nessuno
alla cerimonia/se non il cambio/non pianta fiori nell’attesa/nè
semina erba tra le pietre/lascia bossoli mezzo interrati/a segnalare
la sua precisione/non la sua presenza/il suo occhio è sulla
teiera/ma il suo orecchio è all’angolo/di quella strada in
basso/quando non è sulla teiera/il suo occhio è al cannocchiale/l’orecchio è sul bollore/l’indice al grilletto/puro
respiro di fumo/nel momento dello sparo/e se il bersaglio cade/ il
polso,che sorregge il manico della tazza,è rilassato/la sua
cerimonia è all’alba/prima che inizi il traffico/in
basso,all’angolo della strada,/transita la massaia in bicicletta/al
passo,il vecchio con la borsa/il cecchino osserva/e non sceglie
d’istinto/un morto non vale l’istinto/vale un uomo di
meno/qualcuno ne tiene il conto/coi bossoli interrati/qualcun altro
incide il calcio con un segno/certuni imbracciano il fucile/ e, prima
di mirare,/si concentrano sull’aroma /o sul profumo del tè/il pane
si mangia freddo/e non si lasciano briciole per i passeri/il cecchino
dorme quand’è buio/se non ha il cannocchiale con
l’infrarosso/sennò dorme di giorno/alternandosi a un altro
cecchino/quando dorme,il cecchino non sogna/lui dice che non
sogna/perché l’incubo del cecchino/ è mancare il bersaglio/e
l’incubo lo sveglierebbe/per cui,quand’è desto,/è subito pronto
a sparare/i loro comandanti lo sanno/mentre sorseggia il tè/la sua
tazza è ferma/e le sue mani sempre calde/anche col gelo/il cuore del
cecchino/ è caldo come le mani/e,poiché è stato scelto fra i
tiratori,/il tè non lo sorseggia per scaldarsi,/ma per allenarsi a
sparare/quando un compagno giunge a dargli il cambio,/lui gliene
prepara una tazza/perché deve sparare al suo posto/il cecchino è un
simbolo/possiede una vocazione e un’esperienza/è giusto che
celebri una funzione/anzi…fondamentale!
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