Indosso
una veste di carne
un
gioiello nel dito
un
guanto di muschio sul ventre
dispongo
che venga la notte alle case
sui
tetti,
teatro,
e
aspetto
risuonino
i passi
che
apra la porta
che
slacci
sfilando
il
suo corpo dal nero
un
pezzo alla volta
con
calma regale
austera
una
rosa spuntata
che
punge ma non sento
ma
il segno
al
mattino
viola
profondo
é
scarlatto
sul
mento.
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