Sogni
setacciati dal vento
cadono
chicchi lugubri.
Sento
di riordinare
il
mattino
sul
corso delle lune
spazzando
la veranda della notte.
Quindi
accendo il fuoco
e
la chicchera
preparo
al nostro the
che
scacci i demoni
dall'ovatta
dei sensi.
Dolce
cerimoniere,
conduci
la tua luna
all'alba
e
scorda la preghiera
dedicandoti
al rito.
Riavvìo
la chioma del passero
coi
denti dei desideri
e
c'è sempre un canto
in
lontananza,
un
coro ambiguo,
arrogante,
sopravento
che
s'interra fra i tigli.
Chiudo
gli occhi e ti tocco.
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