Narratemi
canzoni,
cani,
cavalli , passeri
ch'io
possa intrattenere il fanciullo.
Strofe
del fiore
son
fatte di profumo
breve
una notte.
Quelle
del tasso,
il
letargo di un anno,
san
di sonno.
Corrotte
quelle del vento
per
pratica di tutto,
cacciato
e ricattato
da
ogni angolo.
E
tu, cerimoniere,
di
qual piacere
mi
racconti il suono ?
Della
mano fra i sensi ?
Dei
piedi contro le lune a cercar quei passi ?
Dell'alito
sull'arco dell'occhio
dietro
all'orecchio ?
Canzoni
sussurrate
roche,
intrise di saliva ?
Smetto
di suggerire
attendo
nuove brezze dal mare.
Nessun commento:
Posta un commento